Il lavoro può essere causa di stress?

Che cosa dobbiamo fare per evitare la sindrome da stress lavoro – correlato?

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I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

 

Sono molteplici i fattori che possono deteriare lo stress lavorativo, come:

  • Ambiente lavorativo non amicale
  • Quantità eccessiva di lavoro
  • Non svolgere il lavoro dei propri sogni
  • Lavoro sottopagato
  • Ansia da prestazione

Inevitabilmente  questi fattori  causano un malessere non solo fisico ma soprattutto psichico.

L’uomo, non va dimenticato, è un’ unità psicofisica e qualsiasi malessere colpisce ambedue sfere, quindi qualsiasi malessere fisico si ripercuote sulla sfera psicologica e viceversa.

Uno studio dell’Università Bocconi di Milano ha dimostrato che per le donne c’è anche un problema ulteriore: lo stress è provocato dalla difficoltà di conciliare l’impegno professionale con la vita familiare nel 50% dei casi.

Ma quali sono i sintomi?

Ogni persona ha un proprio bagaglio culturale, una determinata educazione, istruzione ossia una formazione la quale la diversifica dagli altri e la rende unica, proprio per tali motivi non tutti hanno le stesse reazioni.

I sintomi da stress lavoro – correlato possono essere di varie entità, i più ‘’deboli’’ non riescono ad affrontare i propri problemi e pensano che abbandonare il tutto sia l’unica soluzione, quindi tendono ad assentarsi spesso o nei casi peggiori lasciare definitivamente il lavoro.

Quando non si lavora in un ambiente amichevole sorgono varie reazioni comportamentali, come: indecisione, insicurezza, impazienza, isolamento, aumento del consumo di alcool e/o delle sigarette e/o di caffè e impulsività.

Sul piano psicologico vi sarà scarsa concentrazione e attenzione, stanchezza cronica, sensazione di avere la testa vuota, ansia, angoscia, stati depressivi, crisi di pianto, pessimismo, cattivo umore, autocommiserazione e addirittura attacchi d’ansia o attacchi di panico.

E’ un bene per tutti evitare un ambiente avverso, poiché le ripercussioni non solo si manifestano sulla salute delle singole persone ma anche su quella dell’azienda.

Oggi è il d.lgs. 81/08 e successive integrazioni (s.m.i.) che fornisce riferimenti precisi per lo stress lavoro-correlato.

L’art. 28 (Oggetto della valutazione dei rischi) recita: “1. La valutazione… deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004………” e “1-bis. La valutazione dello stress lavoro-correlato di cui al comma 1 è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’articolo 6, comma 8, lettera m quater)….”
Dove l’art. 6 comma 8, m-quater, indica che la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha tra i suoi compiti quello di: elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato”.

Quindi dal testo si evince, oltre l’obbligatorietà della valutazione SLC, che le Indicazioni della Commissione consultiva, successivamente presentate, hanno un carattere vincolante per l’attuazione della procedura di valutazione stessa.

Fonte:(http://www.psy.it/stress-lavoro-correlato-quadro-normativo)

Quindi, senza alcun dubbio tale tema non è da sottovalutare, la figura dello psicologo è inevitabilmente necessaria per far fronte al sorgere di queste problematiche.

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