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I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

-Lockdown, Covid 19 e Pandemic Fatigue-


Lockdown e covid 19 hanno determinato una serie di sintomi psicologici i quali molto spesso sono andati anche ad associarsi tra di loro.

Il covid 19 sta incutendo ancora oggi molta paura, tuttavia le emozioni che esso può suscitare nelle persone possono essere le più diverse. Nella maggioranza dei casi si hanno sensazioni di una moderata Paura e/o Ansia, risposta fisiologica normale rispetto la portata dell’importanza del covid 19 stesso. Questa risposta inoltre può essere anche considerata normale in quanto è una normale risposta di allerta rispetto ad una situazione esterna che può favorire l’adozione di comportamenti corretti per la riduzione del rischio di contagio, quali ad esempio distanziamento sociale, lavarsi le mani e uso delle mascherine che in molte regioni come in Campania è diventato obbligatorio in tutte le ore del giorno e anche all’aperto.

In altri casi tuttavia potrebbe paradossalmente suscitare un sentimento di sottovalutazione del rischio. In questi casi la paura del covid 19 è talmente forte che ottiene un comportamento opposto,  in questa reazione comportamentale potrebbero influire ovviamente altre variabili che possono avere effetti determinanti, ad esempio la voglia di lasciarsi le cose alle spalle etc……

All’estremo opposto troviamo altri tipi di reazioni quali ad esempio depressione, modifica del sonno astenia attacco di panico, ansia generalizzata, disturbo post traumatico da stress, malumore etc…

Queste sono reazioni estremizzate che sono sicuramente eccessive e dovrebbero essere, attraverso la figura di un esperto, anche non solo attenzionate, ma considerate come reazioni emotivo-comportamentali da far rientrare nel più breve tempo possibile.

Il covid 19 si fa paura, ma deve essere una paura gestita e non amplificata e allo stesso tempo razionalizzata, razionalizzazione che ovviamente diviene più semplice nel momento in cui si utilizzano tutte le precauzioni del caso nonchè i sistemi di protezione individuale.

Un altro aspetto molto importante da considerare è come le persone hanno vissuto il lockdown e la paura relativa al fatto che esso possa ripetersi.

Il lockdown ha determinato in molte persone (non in tutte ovviamente) sintomi quali ad esempio in modo esplicativo e non esaustivo depressione, modifica del sonno, astenia, attacco di panico, ansia generalizzata, disturbo post traumatico da stress, malumore etc… sia nella fase del lockdown stesso che in quella post- lockdown.

In queste si sono manifestate anche due sindromi quali:

1 sindrome della capanna , in cui la persona non vuole uscire in quanto la casa rappresenta un fattore protezione

2 sindrome da sequestro, ovvero il sentirsi privati ingiustamente della propria libertà e decidere di uscire senza seguire le regole

Inoltre si sta sempre più verificando quella che viene definita “pandemic fatigue” ossia stanchezza da pandemia che consiste nel fatto che dopo un periodo prolungato di tempo durante il quale ci si è dovuti attenere a restrittive regole per la salute pubblica le persone cominciano a stancarsi e diventano meno propense a seguirle.

Queste sono solo alcune situazioni psicologiche riscontrate in seguito a questa situazione che tutti noi stiamo vivendo.

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