IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

“Ognuno, nella vita, ha diritto a un quarto d’ora di celebrità”, sentenziava Andy Warhol.

Oggi, nell’era dei Social Network, il tempo della notorietà sembra sempre più coincidere con quello della vita sui social network stessi: il pubblico ha sostituito il privato, il virtuale sostituisce il reale.
C’è chi sui social vive costantemente, di giorno e  anche di notte. C’è addirittura chi si sveglia per controllare se ha un follower o un like in più. A volte addirittura ci sono persone che non riescono a riaddormentarsi se per esempio la propria foto su Instagram non sta avendo il successo sperato.

I Social Media sono molto spesso la vetrina ideale per personalità narcisiste, ossia per chi, a quella dell’Io, sostituisce una cura costante del Sè, dell’immagine da proiettare nel mondo esterno. I narcisisti amano apparire, sono incapaci di empatia e mal tollerano le critiche, ostentando grandissima autostima.

Il narcisista non è necessariamente colui che ha un disturbo narcisistico di personalità ma anche soli tratti narcisistici.

Il narcisista sia patologico che non è molto attratto dai social in quanto in questi può trovare proprio quello che lui ricerca, ovvero ammirazione. Potrebbe capitare che ciò porti a sua volta a creare anche una vera e propria dipendenza da internet e dai social in special modo. Al tempo stesso potrebbe anche verificarsi il contrario, ovvero chi ha una dipendenza dai social potrebbe sviluppare tratti narcisistici o una vera e propria patologia narcisistica.

Vi è da precisare comunque che non sempre questo avviene frequentemente fortunatamente e inoltre che non sempre narcisismo e dipendenza  si associano.

Tuttavia, i Social attirano anche chi, dotato di un tratto caratteriale differente, cioè chi è fortemente sensibile alle critiche, pensa di non essere capace o all’altezza, pensa di non poter essere ammirato dagli altri ma vorrebbe al tempo stesso esserlo. In questi  casi si potrebbe parlare di un altro tipo di narcisismo, denominato Covert (coperto, nascosto) ed è caratterizzato da debolezza, insicurezza, fragilità e vulnerabilità. Tali persone trovano nei social un modo per superare questa barriera e/o paura per cercare di soddisfare quella loro voglia nascosta di ammirazione.

Ma quali sono alcuni dei tipici comportamenti di un narcisista sui social?

È sempre in vista. “Esibirsi” è il primo aspetto importante del narciso: vivere è essere visibili. 
Narciso, nella mitologia, cade nell’acqua specchiandosi e beandosi di se stesso, e per i narcisisti la visibilità è da considerarsi la prima unità di misura del valore.
Alla popolarità il narciso può arrivare sia in maniera diretta, pubblicando di continuo, sia in maniera indiretta, approvando (o disapprovando) quanto è in rete.

Vuole piacere.  Avere un riscontro, un feedback, un like, molti followers.

È quasi sempre connesso. Le ore passate sui Social sono generalmente molte  Inoltre, per capire se c’è effettivamente un disturbo della personalità da narcisismo, è utile comunque sempre valutare anche la qualità della vita reale in rapporto a quella puramente virtuale oltre ad altri paramentri. Questo aspetto potrebbe essere interconnesso anche al concetto di dipendenza da internet, tenendo presente che però le due cose non sempre si associano.

È generalmente selfomane. Mille pose, mille sguardi, preferibilmente dall’alto. Infinite varianti di luce , pronunciamenti di labbra (se donna), atteggiamento finto-disinteressato (se uomo), proprio come comanda il Web.
Chiaramente, è la quantità a fare da discrimine, così come l’età.
Sono sintomatiche, inoltre, tutte le foto in cui ci si addobba in modo diverso da come si è, da ritenersi una sorta di esteriorizzazione del sé, in mancanza del sé.

Ovviamente tutti questi aspetti non identificano di per se un tratto narcisistico o un disturbo narcisistico ma cercano, senza presunzione di certezza, di evidenziare un collegamento tra narcisismo e social network.

Inoltre i social network non sono assolutamente da condannare, anzi, ma come ogni cosa è forse giusto non farne un uso eccessivo e soprattutto usarli nel modo giusto.

In tal senso i social network dovrebbero essere visti come una possibilità per stabilire connessioni in base a ciò che si è, non un palcoscenico in cui esibirsi o luogo in cui cercare compensazione e rimedio a mancanze, talvolta, significanti.

Ovviamente qualora si dovessero verificare le situazioni precedemente descritte è sempre consigliabile consultare uno specialista che possa aiutare la persona a valutare innanzitutto l’effettiva presenza di un disagio e a superare lo stesso e anche a consentirgli di fare un uso giusto di mezzi, comunque importanti, quale quello dei social network

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