Psicologia e Terrorismo: possibili legami?

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Gli avvenimenti che stanno scuotendo il mondo negli ultimi anni a partire dall’attentato delle torri gemelle dell’11 Settembre 2001 fanno sicuramente non solo indignare e impaurire ma anche molto riflettere.

I più recenti atti terroristici quali quello di Parigi alla sede di Charlie Hebdo del 7 Gennaio 2015, di quello presunto dell’aereo russo nella penisola del Sinai e di quello recente di Parigi del 13 novembre 2015 fanno molto parlare non solo in relazione alle soluzioni circa un problema di carattere mondiale ma anche sulle cause dello stesso.

E’ una guerra di religione? E se si cosa vogliono, cacciare noi occidentali dai loro territori o imporre la loro religione?

Questo articolo certo no è volto a comprendere le cause e nemmeno proporre soluzioni ma a mettere in evidenza come, se si tratta di una guerra di religione, come questa (ovviamente senza giustificare in alcun modo gli atti commessi, anzi) possa essere connessa a fattori Psicologici.

Infatti secondo molti studi i terroristi compierebbero questi atti in nome di elevati (secondo loro) valori ideali. Tali azioni spregievoli sono rese possibili dal fatto che questi elevati valori ideali innescherebbero quelli che Bandura definirebbe MECCANISMI DISIMPEGNO MORALE ossia aspetti psicologici che permettono di collegare il valore ideale con un comportamento violento e assurdo per il raggiungimento di tali valori.

Uno di questi meccanismi è la GIUSTIFICAZIONE MORALE ossia l’aspetto psichico per il quale il danno che viene arrecato alla vittima è giustificato proprio in nome di più elevati valori morali.

Un altro meccanismo è la DEUMANIZZAZIONE DELLA VITTIMA, ovvero quel meccanismo per cui la vittima viene privata delle sue qualità propriamente umane e considerata al rango di una bestia che merita la punizione ricevuta. Vi è pertanto una disattivazione dei sentimenti di empatia e prosocialità.

Un altro meccanismo è quello dell’ ATTRIBUZIONE DI COLPA ALLA VITTIMA, per cui la responsabilità viene completamente ribaltata e viene attribuita alla vittima che con i suoi comportamenti avrebbe innescato tutto.

Questi sono solo alcuni meccanismi, sicuramente ve ne possono essere degli altri

Ovviamente questi meccanismi non giustificano assolutamente tali atti che sono condannabili sotto tutti i punti di vista rendendoci solidali a tutte le vittime e loro parenti e facendoci auspicare che tali avvenimenti cruenti non accadano più.

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Fonte:

Dott. Giovanni Capuano

Bacchini D., Boda G., De Leo G., Promuovere le Responsabilità, Milano, Franco ANGELI, 2009

(Psicologo Napoli – Dott. Giovanni Capuano Psicologo Clinico e dello Sviluppo Via Taverna Rossa, 21 80020 Casavatore NA 3343089378 – 0817373722)

 

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