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I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

L’importanza del padre nello sviluppo psicologico della donna

 

 

 


Tutte le donne si chiedono in cuor proprio se devono al proprio padre il  loro modo di essere.

Si fa presto a dire “se sono come sono lo devo a mio padre”, attribuendo alla questione una connotazione deterministica.

Ma proviamo a comprendere meglio i significati di concetti come autostima, fiducia in se stesse e rapporto con l’altro sesso in relazione allo stesso.

Quanto influisce il padre nell’evoluzione psicologica di una donna? Risposta ad una delle domande centrali della psiche femminile in cui si annoda il rapporto con se stesse e quello con l’altro sesso.

Il papà è una figura di riferimento fondamentale per la donna durante il suo sviluppo, dall’infanzia alla vita adulta

Dopo un fase simbiotica con la madre la bambina rivolge al papà le proprie attenzioni in quel periodo definito da Freud il periodo della triangolazione edipica.

Il papà quindi è il terzo quello che mette una distanza con la madre e che rappresenta l’altro da sé.

Dal punto di vista psicologico la sua figura rappresenta quello sostrato psichico su cui si formerà l’Animus della donna.

Ovvero il suo maschile interno ma anche il prototipo del maschile fuori di sé.

Quando il padre è assente o è una figura troppo rigida od anche una presenza troppo invadente si possono creare delle situazioni psicologiche conseguenti nella psiche femminile.

IL PADRE ASSENTE o SVALUTANTE

Un padre assente o svalutante può creare una scarsa stima nella donna che avrà difficoltà ad essere autonoma e capace di affrontare la vita con determinazione, si può parlare in questo caso di un complesso paterno negativo nella donna.

Un altra possibilità di reagire ad un padre inadeguato è quello in cui;

la donna costruisce la propria identità proprio in relazione a quel padre rigido o all’idea di lui lasciando, però indietro la possibilità di valorizzare il proprio femminile.

In entrambi i casi la mancanza di un maschile sano come riferimento provoca delle difficoltà a livello psicologico e di conseguenza delle difficoltà a relazionarsi nella vita sia con se stesse che con gli altri.

Facilmente si appoggerà ad un uomo in grado di sostenerla che ha le caratteristiche psicologiche simili a quelle del genitore o non sarà in grado di relazionarsi in modo adulto con un partner perchè incapace di fare delle scelte consapevoli.

IL PADRE TROPPO PRESENTE

Quando il rapporto del padre con la figlia si presenta particolarmente buono si parla di un complesso paterno positivo.

Se però è troppo presente o la relazione non è bilanciata da una figura materna positiva, e se la coppia genitoriale ha al suo interno degli sbilancimenti, ci potrebbero essere delle difficoltà.

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