IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista
Problemi psicologici e sociali di chi è costretto a lasciare il proprio paese in cerca di un futuro migliore.
Immigrazione: in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad innumerevoli sbarchi di immigrati sulle coste italiane, che affrontano viaggi a volte molto lunghi, nella speranza di poter trovare un posto più tranquillo in cui vivere.
Immigrazione – Emigrazione
In Viaggio verso un futuro migliore ma anche tante incognite
Una volta giunte, le persone appaiono stremate e in condizioni psicofisiche davvero precarie.
Vengono sottoposte a controlli medici di routine e sono loro somministrate le prime cure necessarie a sopperire la fame, la sete ed il freddo.
L’emigrante si trova a passare, pertanto, da una fase iniziale in cui si sente costretto a lasciare la propria terra a causa dell’impossibilità di poter stare in essa per i motivi più disparati, in cui vi è anche il lutto per l’abbandono della sua vita, delle sue abitudini e dei suoi affetti: aspetti questi, fondamentali nella vita di ogni essere umano,
a una fase legata alla speranza speranza di un futuro migliore, con l’incognita di non sapere cosa lo attenderà.
Ma nessuno di loro, , conosce quale potrà essere il suo futuro.
Questo fenomeno di immigrazione, anche se con modalità diverse, è quello che caratterizza un pò tutti coloro che per un motivo o per un altro sono costretti (o vogliono) ad emigrare come sta avvenendo oggi anche per i paesi più sviluppati e come avvenuto in un passato neanche troppo lontano.
Tra Speranza e Spaesamento
In generale in condizioni di immigrazione molti riferimenti usuali si perdono e la persona è esposta a una necessità di cambiamento a volte molto radicale.
Differente lingua, differenti usi e costumi, cambiamento dello stato sociale, concrete difficoltà vitali quotidiane, nostalgia e preoccupazioni per la situazione lasciata nel proprio paese, la speranza per un futuro migliore etc., sono tutti fattori che vanno a costituire il cosiddetto “stress da transculturazione”.(Fonte: https://jworgit.blogspot.com/2016/05/significato-e-definizione-di_72.html
Tutto questo potrebbe avere ripercussioni su un versante psicologico e a volte condurre a uno stato di rischio per la salute mentale.
Nuovo progetto di vita
L’emigrante si ritrova di fronte alla sfida di dover ridefinire il proprio progetto di vita, di doverne delineare le coordinate nello spazio e nel tempo, ed il tutto nel giro di pochissimo tempo.
Deve elaborare il lutto della separazione dal gruppo originario, dalla sua cultura, dalla sua religione, dai legami costruiti durante l’infanzia e interiorizzati nella sua costruzione psico-affettiva; deve rinegoziare le sue abitudini di vita e anche le sue modalità percettive e sensoriali. Cambiano gli scenari, i sapori, gli odori, il clima, la lingua, le modalità relazioni ed anche il sistema di valori.
Gli emigranti si trovano a dover reinventare ex novo il senso della loro esistenza. Si trovano anche in un sistema di relazioni che non riescono facilmente ad interpretare, ma che li vive, piuttosto, come corpi estranei.
I rischi per la salute psichica
I fattori di rischio psicologico nell’emigrazione e nell’immigrazione che corre il migrante dal punto di vista della sua salute psichica nella misura in cui la separazione, la partenza, il viaggio, l’arrivo e l’incognito creano situazioni di ansia e producono la rottura di equilibri prestabiliti. Costituisce un momento contraddittorio di sofferenza e di aspettative.
Solitudine
L’immigrato nel suo processo di immigrazione vive uno stato di solitudine, lontano dai suoi affetti e dalla sua popolazione di riferimento, attorniato dall’indifferenza, dal sospetto.
Cosa si può fare
Una cosa molto utile potrebbe relativamente all’immigrazione e/o emigrazione essere quella di creare e/o implementare progetti transculturali per le persone che arrivano nel nostro paese ma allo stesso tempo progetti preventivi per chi decide di andare via dal nostro paese stesso.
Inoltre l’aiuto di specialisti del settore potrebbe essere un altro aspetto positivo sia per fenomeni di immigrazione che emigrazione.