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I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

Figlio – quanto tempo dedicargli: quantità o qualità?

La qualità del tempo con il proprio figlio conta più della quantità, ma anche questa ha la sua importanza.

Scopriamo perchè la qualità del tempo è così importante..

La quantità di tempo passata dai genitori con il figlio, e soprattutto dalle mamme, con il proprio figlio conta per il suo sviluppo? La risposta, scontata, è «sì».  Tuttavia sembrerebbe che dal punto di vista del suo sviluppo, dal punto di vista dei risultati scolastici, del comportamento e soprattutto del suo benessere emotivo quello che conta sarebbe la qualità.

La quantità di tempo trascorsa con il proprio figlio, sembrerebbe però assumere maggiore importanza al pari della qualità del tempo stesso in età adolescenziale.

Infatti  con un figlio adolescente la presenza di tempo dei genitori diventa rilevante anche a livello quantitativo, dato che aiuta a tenerlo alla larga dai guai, ad avere meno problemi di abuso di sostanze e con la giustizia, cavandosela anche meglio a scuola.

Bisogna però distinguere tra tempo «impegnato» alla settimana con i genitori con quello accessibile. Cos’è il tempo «impegnato»? Quello in cui c’è interazione diretta tra genitori e figlio, mentre il tempo «accessibile» è quello in cui un genitore è presente, ma non sta interagendo direttamente con il figlio, come quando prepara da mangiare mentre il figlio fa i compiti in cucina.

Ovviamente un tempo di cattiva qualità sarà generalmente controproducente sia con bambini più piccoli che con adolescenti

Quindi meglio passare meno tempo insieme, dunque, ma quello che si passa, che sia davvero un tempo di qualità, quella qualità difficile da definire, ma che ogni genitore e ogni figlio sa riconoscere nei momenti in cui si manifesta, e riempie in cuore di gioia.

Quindi da questo si evince che alla fine forse è sempre la qualità del tempo a giocare un ruolo fondamentale.

Questi studi possono essere generalmente coerenti con quanto inizialmente analizzato circa il tempo da trascorrere con i propri figli.

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