IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

“ Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza è destinato a naufragare nella risata degli dei. ” 
                                                        (Albert Einstein)

 

Quante volte abbiamo sentito pronunciare la frase “Non esiste miglior psicologo di se stesso” ? Sfatiamo subito questa leggenda…

 

Il miglior psicologo è se stesso ?

Dalla citazione di A.Einstein si evince come in qualsiasi campo d’applicazione nessun individuo dovrebbe o potrebbe  essere in grado di porsi come arbitro di se stesso e quindi nel nostro caso di “analizzare se stessi”. In psicologia soprattutto ciò è molto difficile in quanto pur potendo fare introspezione etc… viene a mancare un aspetto fondamentale, ossia l’obiettività.

 

Quindi è tutto nelle mani dello psicologo ?

No, il primo passo è l’ammissione e la consapevolezza di avvertire un disagio, un disturbo da parte del paziente stesso e/o dalla famiglia ed avere il bisogno di parlarne con un professionista che oltre ad avere gli strumenti necessari ha quell’obiettività indispensabile affinchè una persona possa uscire da alcune situazioni. L’obiettività dello psicologo comunque sia nasce da un rapporto empatico col paziente e dall’assenza di altri fini che non siano quelli esclusivi della cura del paziente stesso. In  tal senso l’obiettività dello psicologo non è da confondersi con quella di un amico, un parente, o piu’ in generale da una persona esterna in quanto, in questi casi, a volte, quello che si crede sia un confronto oggettivo non sempre è privo di un condizionamento emotivo o di assenza di altri fini.

 

Allora anche il miglior psicologo ha bisogno di un parere esterno obiettivo e disinteressato?

Assolutamente sì. Forse è strano pensarlo ma anche un bravo psicologo può avere bisogno di un parere esterno.

Oltre ai motivi personali , gli psicologi come suggerito nel percorso della loro formazione hanno  bisogno di “scaricare” in modo periodico tensioni o qualsiasi altro tipo di emozione possano subire nel corso dell’esercizio della loro professione, ovviamente sempre salvaguardando la privacy dei loro pazienti,  al fine di garantire il loro stesso benessere psicofisico e di conseguenza sempre alti livelli di prestazioni per i loro pazienti. 

Tuttavia anche se è vero quanto tutto sopra detto un buon psicologo necessita comunque dell’aiuto del paziente . Egli infatti può aiutarti ad affrontare le tue paure, le tue sofferenze ma è la tua forza e la tua determinazione insieme al percorso psicologico che ti porterà alla soluzione e quindi al superamento dei tuoi disagi.

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