IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista
Esistono forme di disagi e sofferenze che, per quanto dolorose, non sono strettamente correlate con le patologie di ansia e depressione su cui è solita intervenire la psicologia e/o psicoterapia.
Sono i cosiddetti Disagi Esistenziali che nascono dai perché della vita, dalle insicurezze, dalla bassa autostima e dalle insoddisfazioni personali.
Le principali forme di insoddisfazione riguardano la sfera personale e affettiva. Ne conseguono pertanto il:
- non sentirsi importanti, amati o di appartenere;
- non avere una vita stimolante e varia;
- non sentirsi realizzati nei ruoli professionali e in quelli privati.
Generalmente chi soffre di problemi di insicurezza, ha la convinzione di valere poco o nulla. Possiede scarsa fiducia in se stesso e nel mondo,ed ha la tendenza a dipendere dagli altri per ciò che riguarda la definizione del valore in quanto persona. Chi soffre di insicurezza ha spesso carenza di autostima.
La bassa autostima porta a sentirsi sempre più insicuri ed avere difficoltà decisionali per ogni scelta o azione da intraprendere, un limitato spirito di iniziativa ed una scarsa disponibilità a rischiare.
Chi ne è affetto:
- Chiede una ricerca continua del consenso degli altri. Ogni insuccesso è conferma della propria incapacità.
- Tende a colpevolizzarsi e criticarsi aspramente, assumendo un atteggiamento di vittimismo e sperimentando spesso emozioni di colpa, vergogna, frustrazione e ansia.
- Declassa e minimizza le cose corrette che fa, focalizzandosi sui propri errori e debolezze;
- Tende ad assumere comportamenti passivi, sottomessi, di ritiro e isolamento, evitando in questo modo, il confronto con un fallimento o con la critica e disapprovazione;
- Ha difficoltà ad esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni, parla in modo esitante o a bassa voce, evitando il contatto visivo.
- Può sentirsi debole fisicamente, poco energico, facilmente affaticabile o in un costante stato di ansia.
- Consolida la sensazione di non essere all’altezza di nessuna situazione: sul lavoro, in famiglia, a scuola o all’università, nelle relazioni sentimentali e sociali.
- E’ priva di un progetto di vita personale e concreto.
Tutto ciò può avere effetti nocivi per il benessere psico-fisico e arrivare a compromettere seriamente la qualità di vita della persona e nei casi più gravi anche eventualmente sfociare in un vero e proprio disturbo o in sintomi psicosomatici .
Forme di disagio esistenziale sono probabilmente riconducibili a:
- Ripetuti episodi di trascuratezza e/o abbandono. Questi possono far insorgere nella persona la sensazione di non essere “abbastanza” o di essere “carente”, e quindi di meritare in qualche modo ciò che ha subito.
- Aver subito esperienze di esclusione (a scuola o in casa) che possono suscitare l’impressione di essere diversi o sbagliati.
- Episodi di mobbing/isolamento/svalutazione sul posto di lavoro, relazioni violente, eventi traumatici e stress prolungato.
Spesso si giunge dallo psicologo dopo svariati controlli medici e tentativi di cura falliti o pensando di avere una patologia psicologica più o meno grave.
Un percorso di sostegno psicologico o counselling legato ai disagi esistenziali viene suggerito come trattamento per la risoluzione di queste problematiche, e per risolvere il problema della visione negativa di sé. Il percorso dovrà pertanto lavorare in questi casi sia a livello del sintomo, spesso veramente invalidante, che sul guidare ed educare all’apprezzamento di sé in quanto persona, all’accettazione dei propri limiti e all’attenzione ai propri bisogni.